L'agevolazione per beni strumentali "nuova Sabatini" istituita istituita dal D.L. n. 69/2013, consente di ottenere importanti incentivi in caso di acquisto o il leasing di macchinari, attrezzature, software, tecnologie e altri beni. Pensata per dare competitività alle imprese italiane, la misura messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico ha infatti come obiettivo quello di facilitare l’accesso al credito delle imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Chi può beneficiare della "Nuova Sabatini"
L’agevolazione è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese
- non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
Sono ammessi anche i soggetti residenti in un Paese estero, purché provvedano, entro il termine previsto per l'utilizzazione dell'investimento, ad aprire una sede operativa in Italia.
Per quanto riguarda i settori di attività sono ammesse le imprese appartenenti a tutti i settori a esclusione dalle imprese che esercitano:
- attività finanziarie e assicurative
- attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti
- interni rispetto ai prodotti di importazione
"Nuova Sabatini", quali incentivi?
Le spese ammissibili comprendono l’acquisto, effettuato anche tramite leasing, di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare situate nel territorio nazionale. I beni oggetto di agevolazione devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali quali:
- impianti e macchinari
- attrezzature industriali e commerciali
- altri beni classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile.
Sono inoltre agevolabili le spese sostenute per software e tecnologie digitali, mentre non sono ammissibili quelle relative a fabbricati, terreni, beni struumentali usati o rigenerati.
Cosa prevede l'agevolazione
L’agevolazione prevede la concessione da parte di banche e intermediari finanziari di un finanziamento alle PMI per sostenere gli investimenti necessari ad acquisire competitività. La misura prevede un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.Il valore degli interessi viene calcolatio, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni di pari importo dell'investimento, con un tasso annuo pari al 2,75% (nel caso di investimenti ordinari) o del 3,575% (nel caso di investimenti in tecnologie digitali e sistemi di tracciamento o pesatura dei rifiuti).
L’investimento potrà essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento, può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).
Deve trattarsi di investimento interamente utilizzato per coprire gli interventi ammessi, di importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro, e di durata non superiore a 5 anni.
Le news "Nuova Sabatini" nella Legge di Bilancio 2023
La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle PMI, rifinanzia la Sabatini – ter con un’integrazione di spesa per complessivi euro 150 milioni così suddivisi:
- 30 milioni di euro per l’anno 2023;
- 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.
Prevede inoltre l’estensione di 6 mesi (da 12 a 18 mesi) del termine per l’ultimazione degli investimenti relativi a contratti stipulati dall’1.1.2022 al 30.6.2023.