Il cassetto fiscale è uno strumento messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate nel quale aziende, Partite Iva e contribuenti in generale possono trovare tutte le informazioni fiscali che li riguardano.
Cos’è il cassetto fiscale
Il cassetto fiscale è il servizio telematico ideato e realizzato dall’Agenzia delle Entrate per facilitare i rapporti con il contribuente. Nel fascicolo virtuale il contribuente può visualizzare le proprie informazioni fiscali 7 giorni su 7, senza necessità di doversi recare alle sedi e sottoporsi a lunghe ed estenunati file. L'unico momento della giornata in cui il servizio risulta inaccessibile è la fascia oraria che va dalle 5 alle 6 del mattino, momento in cui è disabilitato per consentire le operazioni di manutenzione quotidiana. Tra le informazioni contenute nel cassetto fiscale ci sono i seguenti dati:
- anagrafici
- dichiarazioni fiscali
- condoni e concordati
- rimborsi
- versamenti effettuati tramite modello F24 e F23
- patrimoniali (atti del registro)
- informazioni relative agli studi di settore
- informazioni sul proprio stato di iscrizione al Vies
Il cassetto fiscale viene messo a disposizione di qualsiasi contribuente con residenza fiscale in Italia, inclusi i soggetti residenti all’estero che hanno un codice fiscale italiano. Al momento non è obbligatorio, ma è estremamente utile e consigliato a chiunque paghi le tasse in Italia per poter controllare, in ogni momento, i dati che lo riguardano con un semplice accesso online.
Come accedere al cassetto fiscale?
Le credenziali di accesso al Cassetto Fiscale prevedono SPID, CIE o CNS. Professionisti e imprese possono inoltre ottenere dall'Agenzia delle Entrate, dietro esplicita richiesta, della credenziali d'accesso speciali, mentre per i cittadini sono previste esclusivamente le tre modalità di autenticazione universali sopra riportate, che peraltro consentono di accedere ai servizi online di tutte le Pubbliche Amministrazioni.
Per i cittadini, l’accesso è possibile solo e unicamente tramite le seguenti tre modalità di autenticazione universali (Sistema Pubblico di Identità Digitale, Carta d'identità elettronica e Carta Nazionale dei Servizi, comunemente conosciute con le sigle SPID, CIE e CNS), riconosciute per l’accesso ai servizi online di tutte le Pubbliche Amministrazioni.
A partire dal 1° ottobre 2021, come stabilito dal DL 76/2020, il Decreto Semplificazione e Innovazione Digitale, i cittadini non possono più utilizzare le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. Professionisti e imprese invece, possono ancora accedere all’area riservata tramite credenziali richieste all’Agenzia delle Entrate, che provvede a verificare la loro identità prima del rilascio. In alternativa è possibile delegare un intermediario. Tale possibilità è data sia ai contribuenti privati che alle aziende e partite IVA. Ogni contribuente potrà delegare fino a due intermediari, che possono essere consulenti, patronati o commercialisti che provvedono a compilare la dichiarazione dei redditi o altre pratiche inerenti l'Agenzia. Gli intermediari interessati ad accedere al Cassetto Fiscale possono rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per iscriversi a Fisconline o Entratel (a seconda che si tratti di contribuenti o intermediari), inoltrando la richiesta tramite il call center dell’Agenzia o presso uno sportello territoriale.
La delega per l’accesso al Cassetto Fiscale può essere effettuata attraverso:
- comunicazione online dei dettagli della delega, che può essere fatta tramite l’accesso all’area protetta di ciascun utente abilitato al servizio Entratel o Fisconline
- compilazione del modulo di delega disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e presentazione presso un ufficio territoriale
- compilazione dello schema di delega e consegna all'intermediario di fiducia, che richiederà l’abilitazione tramite il servizio Entratel
Ogni quattro anni è necessario provvedere al rinnovo della delega di accesso al cassetto fiscale, utilizzando le tre modalità appena elencate.
Cosa contiene il Cassetto Fiscale
All’interno dell’area riservata del cassetto fiscale, nella sezione dedicata ai dati anagrafici, si trovano i dati identificativi (nome, cognome, data di nascita, codice fiscale ecc.) e, per i contribuenti con partita IVA, anche i dati relativi all'attività:
- indirizzo PEC,
- dati del rappresentante (in caso di società o associazione professionale),
- codice attività ATECO
- dati del depositario delle scritture contabili (qualora i documenti siano conservati presso il commercialista)
- luogo di esercizio dell’attività
- eventuali altre attività esercitate
- eventuale abilitazione ad effettuare operazioni intracomunitarie
Nella sezione dedicata alle dichiarazioni fiscali i contribuenti possono trovare e scaricare in pdf o stampare le dichiarazioni presentate, suddivise per anno fiscale.
In particolare i titolari di partita IVA potranno visualizzare i vari adempimenti fiscali presentati:
- modello Redditi
- modello 770
- modello IVA
- comunicazioni delle liquidazioni periodiche
- modello IRAP
- elenco dei redditi percepiti
Tutti i contribuenti possono inoltre consultare le Certificazioni Uniche ricevute dai loro committenti, sia i lavoratori autonomi con partita IVA che possono scaricare tutte le CU inviate all’Agenzia, che i lavoratori dipendenti, che possono visualizzare le CU rilasciate dai loro datori di lavoro. Ogni contribuente piuò inoltre accedere alla propria dichiarazione precompilata, visualizzarla e verificare se sono necessarie eventuali modifiche, e inviarla telematicamente.
Nella sezione versamenti del cassetto fiscale sono disponili i dati di tutti i modelli F23 e F24 presentati, ed è possibile scaricare le quietanze di versamento delle deleghe di pagamento presentate online. Questa funzione è molto utile in quanto permette di risparmiare tempo nel caso di eventuali accertamenti fiscali, senza dover necessariamente cercare i modelli di pagamento presso la propria banca.
Fatture elettroniche cassetto fiscale: procedura di registrazione Codice Destinatario o PEC
Benché non sia ancora obbligatoria la registrazione del proprio codice destinatario (codice SDI) o della PEC sul sito dell'Agenzia, è consigliabile procedere per consentire di rimediare ai problemi di consegna fatture provocati da errori o mancata conoscenza del codice da parte del fornitore. Accedendo a ivaservizi.agenziaentrate.gov.it sarà possibile inserire il codice SDI o la PEC nell'apposita casella e dare conferma al sistema, perché questi abbiano la priorità su qualsiasi altro codice o PEC utilizzati dal fornitore per l'invio delle fatture elettroniche.