Dal 1° gennaio 2024 è stato esteso l'obbligo di produrre fatturazione elettronica per tutti i soggetti passivi IVA, compresi quanti sono in regime forfettario, con la sola eccezione delle prestazioni sanitarie.
Prestazioni sanitarie: l’obbligo fatturazione elettronica slitta al 2025
L'obbligo di emettere fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie slitta al 2025. Questo è quanto emerso dal Consiglio dei ministri del Governo Meloni che ha di fatto prorogato l'esclusione delle prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche. Dunque, non dovrà essere utilizzato il sistema SDL messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate e che prevede un funzionamento basato su un sistema di interscambio. Volendo semplificare la questione, in buona sostanza per i medici e per i dentisti non ci sono novità rispetto a quanto previsto per l'anno 2023. Ciò comporta che al termine di una visita specialistica e di qualsiasi altra prestazione sanitaria, il professionista è tenuto semplicemente ad emettere la fattura in forma cartacea e a inviare i dati al sistema TS (Tessera Sanitaria).
Il decreto Milleproroghe
Lo slittamento per il 2025 dell'obbligo delle emissione delle fatture elettroniche per i professionisti del settore sanitario è stato stabilito attraverso il Decreto Milleproroghe pubblicato in Gazzetta Ufficiale con il numero 303. Il riferimento è relativo al comma 4 dell'articolo 3 che di fatto va a rivedere quanto era stato precedentemente disposto e previsto dall'articolo 10 bis del decreto legge numero 119 emanato nel corso dell'anno 2018. Con questo articolo si andava a stabilire l'assoluto divieto di emissione in formato elettronico delle fatture in cui erano presenti dati sensibili e personali che dovevano essere inviati al sistema della tessera sanitaria. Una misura cautelativa per evitare problemi di privacy. Tuttavia c'è stato poi un vero e proprio vuoto normativo perché quanto stabilito dall'articolo 10 bis prevedeva una sorta di meccanismo di esonero temporaneo che doveva riguardare soltanto l'anno 2019. Era una forma di tutela della privacy dei pazienti nell'attesa che il Legislatore prevedesse un meccanismo più efficace nel trovare il giusto compromesso tra la questione legata alla privacy e le esigenze di digitalizzazione dei vari processi fiscali e non solo. Questo meccanismo, ad oggi, non è stato ancora concepito e si è sempre proceduto con una proroga per tutti gli anni successivi fino ad arrivare almeno al 2025. Continua, dunque, a mancare l'introduzione meccanismo di digitalizzazione che dovrebbe essere di perfetta sintesi tra esigenze di digitalizzazione e parete del Garante della privacy.