La fattura elettronica semplificata è tornata alla ribalta da quando ne è stato deciso l'utilizzo per importi fino a 400 euro. Questo ampliamento lo ha reso uno strumento molto apprezzato da un folto pubblico che soprattutto gradisce il suo utilizzo al posto dello scontrino elettronico, considerato troppo macchinoso e poco adeguato alle esigenze degli esercenti. Ma che cos'è la fattura elettronica semplificata, come funziona e quali sono i suoi vantaggi? Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'argomento.
Che cos'è la fattura elettronica semplificata
La fattura elettronica semplificata è un tipo di fattura elettronica che può essere utilizzata da tutti i possessori di partita Iva purché l'importo della fattura non superi i 400 euro complessivi, quindi Iva inclusa. Ha una serie di vantaggi che cambiano in base a chi la emette ma sono massimi per coloro che non sono investiti dall'obbligo di fatturazione elettronica e utilizzano la versione semplificata nonostante tutto. In particolare possono utilizzare la fatturazione elettronica semplificata gli esercenti che vendono al minuto; le strutture ricettive, alberghiere e ristorative; le aziende che effettuano trasporto merci o di persone ma anche solo di bagagli; le attività che operano nell'ambito del settore turistico e dell'organizzazione di gite e di escursioni; quelle che si occupano di prestazioni e servizi di agenzie di viaggio; le aziende che forniscono prestazioni nell'ambito delle telecomunicazioni; infine i professionisti che offrono servizi a domicilio oppure gli ambulanti. Il cliente che desidera la fattura elettronica semplificata deve richiederla in anticipo ossia prima dell'effettivo saldo della prestazione ottenuta. La fattura elettronica semplificata ha lo stesso valore di una qualsiasi fattura elettronica ma rispetto alla sorella maggiore richiede meno informazioni per la sua compilazione e quindi è più semplice e veloce. Questo suo essere così smart permette alla fattura elettronica semplificata di poter essere utilizzata soprattutto dai piccoli esercenti che in realtà non sarebbero tenuti al loro utilizzo ma trovano particolare vantaggio nel produrre questa documentazione poiché è più semplice da gestire, soprattutto rispetto allo scontrino elettronico, altro strumento il cui utilizzo è imposto per legge a partire dal primo gennaio 2020 con notevoli costi di strumentazione e formazione del personale che gravano necessariamente su tutti i commercianti che devono adeguarsi alla normativa in vigore per non correre il rischio di pesanti multe in caso di controlli.
La normativa sulla fattura elettronica semplificata
La normativa che regola la fattura fiscale semplificata è stata abbastanza travagliata e ha conosciuto momenti diversi. La sua nascita risale al 2013 quando, con il DPR 633/1972 all'articolo 21 vengono illustrate modalità e utilizzi di questo nuovo tipo di fattura elettronica. Il suo battesimo ufficiale, però, viene fatto il primo gennaio 2013 grazie alla Legge 2012/288 che ne fissa il limite di utilizzo per importi al di sotto dei 100 euro, Iva inclusa. Il suo utilizzo è rimasto però nel cassetto per ben cinque anni. È, infatti, solo nel 2018 con il Provvedimento n. 89757 del 30 aprile che l'Agenzia delle Entrate ne consentiva ufficialmente l'uso insieme alle fatture ordinarie e a quelle elettroniche classiche. Tuttavia il tetto massimo di 100 euro rappresentava ancora un deterrente non da poco, soprattutto per le aziende medio-piccole che volevano utilizzarla. La svolta arriva però il 10 maggio del 2019 quando con il DM del Ministero dell'Economia e delle Finanze viene innalzato il tetto massimo di utilizzo a 400 euro Iva inclusa. Questo ampliamento ha di fatto aperto ad un maggior utilizzo della fattura elettronica semplificata perché ha permesso ad una platea più ampia di poterla utilizzare in quanto soddisfa esigenze più articolate. Anzi, il suo utilizzo è incentivato attraverso una serie di agevolazioni riservate a tutti coloro che non sono obbligati alla fatturazione elettronica ma che ricorrono comunque a questo strumento, messo in campo nelle intenzioni del legislatore soprattutto per combattere l'evazione fiscale, una piaga i cui effetti nefasti si abbattono su tutti, dai privati cittadini alle aziende. La strategia sembra funzionare e soprattutto la fattura elettronica semplificata è sempre più apprezzata, tanto che sono ogni giorno più numerosi gli esercenti che la utilizzano. Aumentano anche gli acquirenti che la richiedono agli esercenti, per cui per negozianti e non sta diventando imprescindibile essere pratici nella realizzazione della fattura elettronica semplificata e magari possedere un software specifico che possa aiutare nella compilazione di questo documento così importante.
Scontrino fiscale elettronico e fattura elettronica semplificata
Uno dei motivi per cui la fattura elettronica semplificata è così apprezzata è perché può sostituire lo scontrino elettronico. Quest'ultimo strumento è in vigore a partire dal primo luglio 2019 per effetto del D.Lgs. 2015/127 che ne ha imposto l'utilizzo per tutti gli esercenti con un volume d'affari superiore ai 400mila euro. Dal primo gennaio 2020, invece, lo scontrino elettronico è diventato obbligatorio per tutti gli esercizi commerciali. Ma perché questo strumento è così inviso? In realtà l'avversione verso lo scontrino fiscale elettronico è legata più che altro ad un fatto di praticità. Da quando gli scontrini unicamente cartacei sono stati messi fuori legge, le aziende obbligate all'utilizzo dello scontrino fiscale hanno dovuto dotarsi della strumentazione idonea per la produzione di questo nuovo documento. In particolare, i vecchi registratori di cassa andavano aggiornati e, laddove ciò non era possibile, andavano sostituiti con modelli più moderni in grado di emettere lo scontrino fiscale elettronico. Questa operazione comporta ovviamente dei costi notevoli che spesso non possono essere sostenuti da piccole attività commerciali o da venditori ambulanti che hanno pochi margini di guadagno. Visto che la fattura elettronica semplificata per alcune categorie può sostituire l'utilizzo dello scontrino fiscale elettronico, questo strumento viene preferito così da poter utilizzare dei software di produzione delle fatture già in vigore precedentemente. Si tratta di strumenti sicuramente più semplici ed economici rispetto ai registratori di cassa moderni, per i quali non è prevista una lunga formazione in quanto sono molto intuitivi da usare, almeno nella maggior parte dei casi. Con la fattura elettronica semplificata non serve emettere lo scontrino fiscale elettronico e questo è il motivo per il quale negli ultimi periodi c'è stato un vero e proprio boom di questo sistema di fatturazione.
Le caratteristiche della fattura semplificata
La fattura elettronica semplificata è un documento molto semplice da produrre, soprattutto se si è in possesso degli strumenti idonei per la sua realizzazione. Rispetto ad una fattura elettronica classica, il modello semplificato richiede infatti un numero minore di dati e ciò comporta una certa velocità di esecuzione nonché la possibilità di realizzazione da parte di tutti, anche quelli che hanno meno dimestichezza con questi strumenti: una soluzione ideale, quindi, in tutte quelle situazione e quegli ambienti nei quali la rapidità della transazione è fondamentale, come appunto un negozio oppure un bar o un ristorante. I dati che vanno inseriti nella fattura elettronica semplificata sono davvero quelli essenziali per un documento fiscale. Ovviamente occorre indicare la data di emissione e un codice progressivo numerico che serva ad identificare la fattura. Vanno inseriti i dati identificativi di chi emette la fattura e ovviamente la partita Iva relativa. Non deve mancare l'indicazione precisa e i dati di riferimento di chi ha acquistato il bene o il servizio, la descrizione dello stesso e l'ammontare complessivo dell'importo della fattura, con l'indicazione dell'Iva scorporata. È importante ricordare che la fattura elettronica semplificata non può essere superiore a 400 euro, Iva compresa. In caso contrario si deve ricorrere necessariamente ad altri tipi di documenti fiscali.
Come emettere la fattura elettronica semplificata
A differenza dello scontrino fiscale elettronico per il quale occorre un apposito registratore di cassa, per la realizzazione della fattura elettronica semplificata può essere utilizzato un qualsiasi pc che abbia installato un software specifico per la realizzazione della fattura elettronica semplificata. Fra i tanti prodotti che si possono trovare in commercio c'è SdiPec che è un software pensato per la fatturazione elettronica classica ma è ideale anche per la creazione di fatture elettroniche semplificate. Ha un'interfaccia grafica molto semplice e intuitiva per cui anche chi si trova per la prima volta ad utilizzare questo tipo di strumento saprà utilizzarlo con estrema facilità. Il software per la fatturazione elettronica ha una versione demo online che consente di provare il prodotto che è completamente gratuito e quindi adatto anche a chi vuole un sistema performante ma non è disponibile o non può investire grandi budget nell'acquisto di software a pagamento. SdiPec prevede anche un sistema di archiviazione che consente di organizzare, classificare e conservare le fatture elettroniche così da rendere la loro ricerca molto più semplice in caso di necessità.
Può uscire il cliente dal negozio senza scontrino
In tema di fattura elettronica c'è ancora molta confusione e non sono pochi i negozianti che non hanno ancora ben compreso le modalità di emissione e gli obblighi relativi. Ci sono, poi, alcuni casi particolari che mandano davvero in crisi i commercianti. Come comportarsi, ad esempio, nel caso di un cliente che dopo l'acquisto esce dal negozio privo di documento fiscale? Scopriamolo insieme.
Come comportarsi con il cliente in caso di emissione di fattura elettronica
Un esempio molto utile per comprendere quale sia l'atteggiamento migliore da adottare è quello di un cliente che lascia il negozio o l'ufficio senza alcun documento fiscale in mano in quanto il negoziante o il professionista hanno scelto di emettere fattura elettronica. Si tratta di un errore e si va incontro a sanzioni e multe? In questo caso la legge dice di no. Ciò accade perché per l'emissione della fattura elettronica è previsto un limite massimo di tempo pari a dodici giorni durante i quali si deve inviare la fattura al Sistema di Interscambio: quindi in questo specifico caso il comportamento dell'esercente è corretto in quanto non è necessario consegnare al cliente alcun documento commerciale. Vale la pena ricordare, inoltre, che l'emissione della fattura elettronica sostituisce la produzione dello scontrino telematico.
I consigli in proposito dell'Agenzia delle Entrate
Anche l'Agenzia delle Entrate è intervenuta su questo specifico caso e ha voluto chiarire la situazione dando indicazioni di best practice da seguire in situazioni simili. Il consiglio dell'Agenzia delle Entrate è quello di rilasciare comunque un qualunque tipo di documento al cliente, ad esempio una semplice ricevuta cartacea, così da testimoniare l'avvenuta prestazione e il relativo pagamento. Non si tratta di un obbligo di legge, ovviamente, ma di una sorta di promemoria che può essere utile per testimoniare il rapporto intercorso fra le parti. A beneficiare di questa "ricevuta di cortesia" saranno sia il cliente che l'esercente e potrà costituire un documento utile e importante in caso di controlli al di fuori dell'esercizio commerciale.