Il regime forfettario, noto anche come flat tax, è un regime fiscale agevolato riservato alle partite IVA in Italia, particolarmente vantaggioso per piccole imprese, professionisti e lavoratori autonomi con ricavi limitati. Introdotto con la Legge di Stabilità 2015 e successivamente modificato, il regime forfettario rappresenta una delle opzioni più attraenti per coloro che cercano di avviare un'attività o che desiderano beneficiare di una tassazione semplificata e ridotta. Con l'approssimarsi del 2025, è utile analizzare come potrebbe evolvere il regime forfettario e quali saranno le sue caratteristiche chiave.
1. Cos’è il regime forfettario (flat tax)?
Il regime forfettario è un regime fiscale semplificato che prevede un'imposta sostitutiva unica, con un'aliquota generalmente più bassa rispetto al regime ordinario. La particolarità di questo regime è che, invece di tassare l’intero reddito prodotto, si applica una tassazione su un reddito "forfettario" calcolato tramite dei coefficienti di redditività specifici per settore di attività. In questo modo, solo una percentuale del fatturato complessivo viene effettivamente sottoposta a tassazione.
L’imposta sostitutiva, che per molti anni è stata fissata al 15%, sostituisce tutte le imposte ordinarie (IRPEF, addizionali regionali e comunali, IVA e IRAP). In alcuni casi, per le nuove attività, l'aliquota può essere ridotta al 5% per i primi cinque anni, offrendo ulteriori incentivi a chi decide di intraprendere una nuova iniziativa imprenditoriale.
2. I requisiti di accesso al regime forfettario nel 2025
Il regime forfettario è accessibile solo a quei contribuenti che rispettano determinati limiti e condizioni. Anche se alcune specifiche per il 2025 sono ancora in via di definizione, i requisiti attuali danno un'indicazione di cosa potrebbe essere richiesto in futuro:
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Limite di ricavi o compensi: Il regime forfettario attualmente prevede un limite di 85.000 euro di ricavi o compensi annuali. Se i ricavi o compensi superano questa soglia, il contribuente deve abbandonare il regime forfettario e passare al regime ordinario per l'anno successivo.
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Spese per lavoro dipendente: Le spese sostenute per lavoratori dipendenti o collaboratori non devono superare i 20.000 euro l'anno.
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Non essere socio di società di persone, associazioni o imprese familiari: Chi intende aderire al regime forfettario non può partecipare come socio in queste entità. Anche la partecipazione in S.r.l. è limitata in certi casi.
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Non fatturare prevalentemente a un ex datore di lavoro: Questo requisito mira a prevenire l'abuso del regime forfettario da parte di ex lavoratori dipendenti che trasformano il loro rapporto di lavoro in un’attività autonoma solo formalmente.
Nel 2025, ci potrebbero essere aggiornamenti ai requisiti di accesso, soprattutto in relazione ai limiti di reddito. Alcune ipotesi di revisione prevedono l'innalzamento della soglia di fatturato fino a 100.000 euro, in linea con l'obiettivo di allargare la platea dei beneficiari del regime forfettario.
3. Come funziona la flat tax
Uno degli aspetti più interessanti del regime forfettario è il calcolo del reddito imponibile. Il reddito non viene tassato per intero, ma si applica un coefficiente di redditività in base al tipo di attività svolta. Ad esempio, per i liberi professionisti il coefficiente è fissato al 78%, mentre per attività di commercio al dettaglio o all’ingrosso può essere del 40%.
Per calcolare l’imponibile, basta applicare il coefficiente di redditività ai ricavi o compensi. Ad esempio, se un libero professionista fattura 50.000 euro l'anno, il reddito imponibile sarà 50.000 x 78% = 39.000 euro. Su questo imponibile, si applica l'imposta sostitutiva del 15% (o del 5% nei primi cinque anni per le nuove attività), ottenendo così l'importo dovuto.
Inoltre, nel regime forfettario non è possibile dedurre le spese sostenute per l’attività, ad eccezione dei contributi previdenziali obbligatori. Questo semplifica la gestione contabile, poiché non è necessario mantenere una contabilità dettagliata delle spese.
4. Vantaggi del regime forfettario
Il regime forfettario offre numerosi vantaggi, soprattutto per chi si trova nelle prime fasi di avvio di un’attività o per chi gestisce un'attività con costi ridotti. I principali benefici includono:
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Semplificazione contabile: Non è necessario tenere una contabilità ordinaria, né presentare dichiarazioni IVA trimestrali. Questo riduce notevolmente il carico amministrativo e i costi legati alla gestione fiscale.
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Tassazione agevolata: L’imposta sostitutiva del 15%, o del 5% per le nuove attività, è generalmente inferiore rispetto alle aliquote IRPEF progressive che si applicano nel regime ordinario. Inoltre, non si è soggetti a IRAP, IVA e addizionali regionali o comunali.
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Riduzione del cuneo fiscale: Poiché non si paga l'IVA, il regime forfettario consente di applicare prezzi più competitivi ai propri clienti rispetto a chi opera nel regime ordinario.
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Contributi previdenziali agevolati: I contribuenti forfettari che aderiscono alla Gestione Separata INPS o che fanno parte di particolari casse professionali possono beneficiare di una riduzione delle aliquote contributive.
5. Svantaggi e limitazioni del regime forfettario
Nonostante i numerosi vantaggi, il regime forfettario presenta alcune limitazioni che potrebbero renderlo meno conveniente in determinati casi:
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Impossibilità di dedurre le spese: A differenza del regime ordinario, nel regime forfettario non è possibile dedurre le spese di esercizio dell'attività (come affitto, carburante, materiale di lavoro, ecc.). Questo può penalizzare coloro che sostengono costi elevati per l'attività, poiché pagheranno l'imposta su un reddito imponibile superiore rispetto a quello effettivamente realizzato.
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Limite di fatturato: Il regime forfettario è accessibile solo a chi non supera una certa soglia di fatturato (attualmente fissata a 85.000 euro, ma soggetta a possibili modifiche). Superare questa soglia comporta il passaggio obbligato al regime ordinario, con un aumento significativo della complessità fiscale.
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Esclusione dall'IVA: Sebbene l’esclusione dall’IVA possa essere un vantaggio in termini di semplicità, può rappresentare uno svantaggio per coloro che operano con fornitori soggetti a IVA. Non potendo detrarre l’IVA sugli acquisti, il costo effettivo dei beni e servizi necessari all’attività potrebbe risultare più elevato.
6. Il futuro del regime forfettario nel 2025
Il regime forfettario è stato oggetto di continue modifiche negli anni, e ci si aspetta che anche nel 2025 possano esserci aggiustamenti per migliorarlo ulteriormente. Tra le ipotesi più probabili c'è l'innalzamento della soglia di ricavi o compensi a 100.000 euro, rendendo il regime accessibile a una più ampia platea di lavoratori autonomi e imprese. Un altro possibile cambiamento riguarda l'aliquota ridotta del 5%, che potrebbe essere estesa a più soggetti per incentivare ulteriormente le nuove iniziative imprenditoriali.
7. Conclusioni
Il regime forfettario rappresenta una delle soluzioni più interessanti per piccole imprese e professionisti che desiderano semplificare la gestione fiscale e beneficiare di una tassazione agevolata. Con l'approssimarsi del 2025, si attendono possibili modifiche che potrebbero rendere questo regime ancora più conveniente, ma anche più inclusivo. Tuttavia, è importante valutare attentamente i vantaggi e le limitazioni del regime, in particolare se l’attività prevede costi significativi o un fatturato vicino al limite massimo consentito.