Con il termine "credito d'imposta" si identificano diverse fattispecie normative. Può essere usato per indicare l'eventuale differenza, a vantaggio del contribuente, tra imposta dovuta per l'anno di riferimento e quanto già pagato a titolo di ritenute, crediti o acconti. L'eccedenza derivante può essere utilizzata per compensare eventuali debiti d'imposta futuri oppure può essere richiesta a rimborso. Il credito d'imposta indica anche l'imputazione al contribuente di imposte pagate a nome proprio da altri soggetti, come il credito d'imposta sui fondi comuni o quello sui dividendi.
Può infine trattarsi di una specifica agevolazione prevista per determinate categorie che va a ridurre il debito d'imposta. Pensiamo ad esempio al credito d'imposta per il premio di assunzione o per quello previsto per l'esercizio di taxi.