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Partite Iva, rinvio acconto novembre 2023 e rateizzazione

Un’importante novità è in arrivo per i titolari di partita Iva. Sembra infatti ormai certo che gli autonomi potranno far slittare l'acconto novembre 2023 a gennaio, con la possibilità per gli autonomi di dilazionare il pagamento fino a 6 rate.

Acconto novembre 2023, novità importante per gli autonomi

Novembre è sempre stato un mese poco piacevole per i lavoratori autonomi, tenuti a pagare entro il 30 le somme emerse dalla dichiarazione dei redditi relative al secondo acconto IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive. Con la novità che si vuole introdurre già per il 2023 invece i possessori di partita Iva potranno tirare un sospiro di sollievo, potendo contare sullo stesso schema rateale già consentito per la scadenza di giugno e iniziare a pagare da gennaio 2024.

La novità, già entrata a tutti gli effetti tra i criteri direttivi della legge delega in materia di riforma fiscale, potrebbe partire già dal prossimo novembre. Nelle intenzioni del Governo difatti il rinvio dell’acconto di novembre rappresenterebbe una più equa distribuzione del carico fiscale e l'intenzione è proprio quella di rendere la legge delega operativa già dall'anno in corso.

Autonomi e professionisti, grazie a questa novità potranno dire addio al pagamento delle tasse in anticipo. Ricordiamo infatti che la scadenza di novembre consisteva nel pagamento delle imposte per l’anno successivo, senza neanche sapere quando avrebbero fatturato realmente.

Nuove modalità per il pagamento dell'acconto

L’acconto di novembre anzichè essere pagato in un’unica soluzione potrà essere dilazionato in 6 rate da gennaio a giugno dell’anno successivo. In questo modo i lavoratori autonomi avranno la possibilità di pagare la tassazione quasi mensilmente, se si considera che l’acconto coprirebbe il primo semestre dell’anno e che il saldo, risultante dal conguaglio della dichiarazione dei redditi di giugno, potrà essere rateizzato fino a ottobre.

In un primo momento però l’agevolazione riguarderà solo i possessori di partita Iva con fatturato annuo moderato, per poi estendere successivamente a regime la misura a tutti gli autonomi indistintamente.

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