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Pagamento POS: obbligo anche per le tabaccherie

Dietrofront dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che con un documento firmato dal direttore Roberto Alesse ha revocato di fatto l'esenzione all'obbligatorietà del Pos per le tabaccherie concessa dal predecessore Marcello Minenna con determinazione direttoriale prot. n. 487172/RU del 25 ottobre 2022. I tabaccai erano infatti stati esonerati dall'obbligatorietà di accettare pagamenti digitali per la vendita di sigarette, marche da bollo, valori bollati e gratta e vinci.

Con la nuova Determinazione direttoriale dell'ADM invece, anche questi generi potranno essere pagati dai clienti con carta di credito e bancomat, e di conseguenza anche per i tabaccia scatta l'obbligo di munirsi di un POS. La decisione, immediatamente operativa, interessa circa 50mila esercizi commerciali. Sono infatti queste le tabaccherie italiane attualmente presenti sul territorio nazionale, che già oggi dovranno garantire alla clientela la possibilità di pagare con metodi digitali. Pos, bancomat e altri sistemi di pagamento digitali potranno essere utilizzati, a partire da oggi, per pagare anche quei valori bollati e i tabacchi che fino a ieri potevano essere pagati in contanti.

Pagamenti POS tabaccherie, le motivazioni della revoca

Le motivazioni che hanno portato l'Agenzia a rivedere l'esenzione risiedono nelle attuali offerte variegate del servizio POS, che consentono di avere tariffe flat, indipendendti dal numero di transazioni effettuate, con tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti sotto 10 euro. Vengono così meno le criticità a suo tempo rappresentate dagli operatori, che con tali soluzioni contrattuali potranno gestire i pagamenti digitali senza corrispondere gravosi oneri.

La delibera dell'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, che revoca quella del 2022, è operativa dalla data di pubblicazione del provvedimento, e per gli oltre 50mila tabaccai che non si adegueranno immediatamente alle nuove disposizioni sono previste sanzioni pari a 30 euro fisse, oltre al 4% del valore della transazione.

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